Cosa è il “nuovo” metaverso e perchè ci riguarda tutti?
È una buzz world attualissima. Da quando Marck Zuckenberg ha deciso di annunciare al mondo che la sua società sta investendo in maniera decisa nella realizzazione del metaverso, non si parla d’altro. Mark, da bravo comunicatore quale è, ha voluto sottolineare con il bold ad il corsivo questo cambiamento annunciando ADDIRITTURA il cambiamento del nome della sua società: da “Facebook” – brand conosciuto in tutto il mondo a “Meta”. Più esplicito di come è stato non avrebbe potuto davvero. Non è una novità per chi opera nella digital industry che i social network tradizionali, come facebook appunto, stanno vivendo un momento di piatta, non crescono, nè innovano. Mark e il suo gruppo dirigente questo lo sa bene, per questa ragione si sono affaccendati ad acquistare nuovi social media, come whatsapp, e nuove tecnologie, come Oculus rift. A livello comunicativo un BOOM così grande non si era mai sentito. C’erano stati dei tentativi, perlopiù, malriusciti di fare breccia nella distrazione di massa. Ricordiamo tutti questa foto.
Ha fatto breccia. Come potrebbe farlo un boomerang. La maggior parte in questa immagine ha visto solo migliaia di persone sedute e immerse nel metaverso con Oculus, “oscurate” dalla realtà virtuale, “telecomandata” dall’unico uomo senza oculus rift che cammina felice in quella che conosciamo come la rassicurante “realtà”.
Anche i Big sbagliano. Mark, non te la prendere. Dal momento dell’annuncio, gli utenti e gli investimenti dei Metaversi già conosciuti ed operanti nell’Industry si sono moltiplicati. Decentraland, Sandbox, Roblox hanno ricevuto un’ondata di attenzione da parte del mondo intero.
Il Metaverso quando parte? Beh, è già partito e va pure veloce!
“Cosa è il metaverso?”, “Qual è la sua relazione con gli NFT, la blockchain, i bitcoin (o gli ethereum)?, “cos’è una DAO?”, “Cosa si può fare nel Metaverso?”. Sono solo alcuni degli argomenti che stanno appassionando il mondo intero. In questo blog post mi piacerebbe focalizzarmi sul rapporto tra il metaverso e la gamification.
Ma nel metaverso (o nei metaversi) esiste la gamification?
Direi di sì e direi oltre. Direi che i metaversi nascono da una sovrapposizione di livelli diversi. Immaginate il metaverso come un’immagine con diversi livelli in photoshop. L’artista può operare su ognuno di essi separatamente ma insieme, tutti i livelli, hanno un’armonia ed un’efficacia che il singolo livello non riesce a fornire.
Il metaverso è simile. Composto da livelli diversi:
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uno di loro è certamente rappresentato dalle interazioni e dai bisogni sociali di intrattenimento, conoscenza, amicizia, etc..È il livello in cui operano i “tradizionali” social network per intenderci.
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Un altro livello è costituito dal gioco e dalle sue regole, il gioco di ruolo, il potere dell’immedesimazione, possiamo notare alcuni di questi elementi nella realizzazione del nostro avatar, nella costruzione di un mondo semplificato, colorato ed interattivo che, a differenza del mondo reale, mette sempre al centro l’utente ed i propri bisogni e necessità. Altri elementi tipici del gioco e della gamification possono essere ravvisati nell’uso dei componenti tipici quali i badge, i points (la currency), le progress bar, etc…
Che il metaverso “utilizzi” la gamification, è certo. Ma vorrei spingermi un tantino oltre.
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I metaversi sono, di fatto, figli di padri nobili che affondano le proprie radici nel gioco.
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I primi MUD – Multi User Dungeon – non erano altro che mondi ludici persistenti in cui era possibile interagire – con l’IA e successivamente con altri giocatori, discendenti diretti,
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i MOOG ovvero i Massively Multiuser Online Game che differivano dagli altri giochi online perchè il proprio environment è perpetuo;
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I MMORPG Massively Multiuser Online Role Playing Game, rappresentano l’evoluzione ruolistica del mondo del gioco online.
Il raffinarsi di questi mondi, la loro evoluzione, anzi le loro evoluzioni, atte a coprire diverse esigenze di intrattenimento e diversi tipi di pubblico – il giocatore tipo di Fortnite ha davvero poco a che fare con il giocatore tipo di World of Warcraft perlomeno dal punto di vista della tipologia di utente – hanno determinato un sempre maggiore interesse ed una sempre maggiore diffusione di questi prodotti che adesso si potrebbero chiamare “Metaversi”, ha determinato la crescita di questo settore.
Ma il metaverso differisce da quello che usiamo per…?
Il metaverso è un’evoluzione degli universi ludici e porta con sé i loro paradigmi, simulacri, astrazioni, interfacce e spesso le loro metafore e praticamente sempre le loro logiche.
C’è da dire che il metaverso è anche altro. Promette di risolvere problemi che abbiamo nella nostra vecchia e noiosa “realtà”. Esattamente come fa la gamification che opera sempre a cavallo tra il mondo ludico e il mondo reale. Non ho intenzione di banalizzare un cambiamento epocale in atto, nè di predire le sue evoluzioni. Chi ci prova adesso è folle o molto, molto in gamba e io non ho la tessera di nessuno dei due club.